mercoledì 20 luglio 2016

Dalì!

Dalida è sempre stata una delle mie artiste preferite. In lei ho sempre trovato una capicità di rendere teatrale ogni sua interpretazione. Le viveva, con la voce, gli occhi, i gesti, le mani. Era in ogni singola parola che interpretava.
Nella mia collezione c'è un suo album del 1967, probabilmente uno dei più noti in Italia.
Ruota tutto intorno a quell'anno. Sanremo, "ciao amore ciao", Tenco, la tragica scomparsa.
E "ciao amore ciao" è presente in questo album, accanto a classici come "piccolo ragazzo" (più nota nella versione di Milva), "bang bang", "il silenzio", "mama", qui presente però nella versione francese e "il mio male sei", in Italia relegata a lato B di bang bang, in Francia uno dei suoi cavalli di battaglia "parlez moi de lui".
Le vere chicche però sono, secondo me, "amo", versione italiana di "girl" dei Beatles, "stivaletti rossi", ovvero "these boots are made for walking" e "cuore matto". Quest'ultima lanciò Little Tony nello stesso festival che vide la sua esclusione e il tragico epilogo della morte di Tenco. Come sempre eccezionale nell'interpretazione, anche se il pezzo sembra cucito addosso al suo interprete.

Non ci resta che ascoltarla!